Sassi di Matera e Siti rupestri
L’itinerario si snoda nel famoso Sasso Caveoso percorrendo i vicinati e le necropoli medioevali. La visita è resa molto interessante per adulti e bambini perché le nostre guide professioniste vi accompagneranno raccontando la storia che ha caratterizzato la vita della vecchia città di Matera: i Sassi.
Sapientemente vi condurremo nella visita di siti rupestri, tra cui chiese rupestri e ambienti della civiltà contadina completamente scavati nella roccia.
Sarete guidati da professionisti, “guide turistiche autorizzate”, della Regione Basilicata.
Centro Storico e panoramiche dei Sassi
Il percorso prevede la visita del “Piano”: percorso pianeggiante situato nel centro storico di Matera con le chiese romaniche e gli edifici barocchi.
Dalla Piazza G. Pascoli si può ammirare il panorama mozzafiato del rione Sasso Caveoso e le grotte della murgia. In piazza Pascoli è presente il Palazzo Lanfranchi sec. XVII ex seminario, fu Liceo classico nel quale insegnò Giovanni Pascoli, oggi è la sede del Museo d’Arte Moderna e Medioevale. Al suoi interno sono presenti differenti sale adibite alle sculture medioevali e una pinacoteca dedicata alle opere di Carlo Levi.
A poche decine di metri seguendo via Ridola si giunge all’ex monastero di S. Chiara sec. XVII, originariamente ospedale voluto dal Vescovo Lanfranchi. Nell’ex monastero, oggi Museo Archeologico Nazionale sono custodite collezioni donate allo Stato nel 1910 dall’archeologo Domenico Ridola con successivi accrescimenti di ritrovamenti archeologici del territorio lucano.
Accanto, a pochi metri s’incontra l’imponente chiesa Barocca del “Purgatorio” sec. XVIII che presenta una facciata curvilinea e sculture in pietra calcarea riguardanti il tema della morte. L’interno molto interessante è ad unica navata a croce greca dove ci sono tele molto interessanti dell’artista lucano Vito Antonio Conversi del XVIII sec.
La successiva è la chiesa in stile “Rococò” o “Barocco leccese” di S. Francesco d’Assisi edificata sulla Cripta di S. Pietro e Paolo del sec. XII. La imponente chiesa vede in alto la statua dell’Immacolata tra i due Santi “S. Francesco e S. Antonio da Padova”, internamente si presenta ad una sola navata con bellissime cappelle laterali.
Da via del corso si giunge nella centrale Piazza Vittorio Veneto dove domina il palazzo dell’Annunziata, fu convento delle Domenicane dal 1734. Il palazzo è stato utilizzato come convento fino al 1861, successivamente divenne sede del tribunale mentre, attualmente, ospita la Biblioteca provinciale e la sede del punto informazioni turistiche dell’APT Basilicata.
Di fronte al palazzo dell’Annunziata si può osservare il bellissimo campanile con annessa chiesetta detta della “Materdomini” o “Cavalieri di Malta” fatta costruire su commissione del commendatore Zurla dell’ordine dei “Gerosolimitani”. Si nota, sulla facciata del campanile a vela la croce a otto punte.
Accanto alla chiesa della Materdomini c’è la piazzetta “Guerricchio” balconata che presenta il panorama sul rione Sasso Barisano e la “Civita” dove domina l’imponente cattedrale romanica dedicata a S. Maria della Bruna. Nell’ipogeo di piazza V. Veneto imperdibile è la visita alla Matera sotterranea, presenti all’interno un importante acquedotto scavato (il palombaro lungo) con annessi ambienti ipogei e parte di una torre aragonese.
A pochi metri, in via S. Biagio si visita la bellissima chiesa romanica di S. Giovanni Battista sec. XIII.
Parco delle Chiese Rupestri della Murgia Materana
La murgia è un territorio roccioso e carsico, ricco di una vegetazione singolare, nella cui area sono presenti circa 900 specie vegetali: funghi cardoncelli, orchidee selvatiche, ferule e piante officinali.
L’escursione al Parco delle Chiese Rupestri risulta molto interessante per adulti e bambini perché è completo, e traccia passaggi importanti, dalla preistoria all’età del bronzo, fino al medioevo.
Importante è la presenza di tracce di diversi villaggi del neolitico. Vi è la presenza di numerose grotte dell’età del bronzo e chiese rupestri (sec. X-XIV) e di grotte naturali ed artificiali, jazzi e masserie.
Questo tour ricopre l’originale itinerario della transumanza.
Si può raggiungere dai Sassi a piedi attraversando il ponte tibetano e poi proseguendo lungo un percorso trekking o con l’auto prendendo la SS7 per Taranto-Laterza.
Arrivati in cima si possono ammirare i Sassi dall’altro, consigliato soprattutto al tramonto che rende tutto più magico.
Metaponto e templi della Magna Grecia
Il tour guidato comprende la visita alle Tavole palatine o Tempio Dorico di Hera sec. VI a.c., antico santuario extraurbano sito nella piana di Metaponto. A qualche chilometro si giunge al Parco archeologico di Apollo Licio, che rappresenta la cultura politeista greca, infatti sono presenti ben 5 templi d’influenza “Dorica” e “Jonica”.
Infine si può visitare il Museo Archeologico di Metaponto, la cui principale caratteristica è la ricchezza delle testimonianze di tutta l’influenza greca in Basilicata.
Parco delle Dolomiti Lucane: Castelmezzano e Pietrapertosa
Il tour guidato porta il visitatore a scoprire i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano, caratteristici siti medioevali riconosciuti tra i più affascinanti d’Europa.
La presenza dei Templari è li raccontata.
Pietrapertosa e Castelmezzano raccontano le importanti influenze longobarde ma soprattutto normanne che hanno caratterizzato la storia medioevale della regione Basilicata.
I due siti medioevali sono oggi famosi anche per il “VOLO DELL’ANGELO”, l’adrenalinico salto nel vuoto, attaccati ad una fune, che sormonta una vallata dal panorama sensazionale.
Castelli Federiciani di Melfi e Lagopesole
Lo speciale itinerario tocca Melfi e Lagopesole, che ospitano due tra i più importanti castelli che raccontano la storia dell’imperatore Federico II di Svevia in Basilicata.
Melfi è un centro importantissimo per le pagine di storia che raccontano: la “stilatura” della Costituzione Melphitana che regolava il diritto feudale, e il passaggio di Papa Urbano II per raggiungere la Terra Santa nella Prima Crociata.
Lagopesole, invece, mantiene ben vivo il ricordo di Federico II nel suo maniero di caccia. Nel castello sono raccontate e rappresentate le scene di vita de “Lo Stupor Mundi”.